martedì 10 dicembre 2013

Tegoline di Croccante alle Mandorle


Avreste mai pensato di mettere delle arachidi salate in un croccante? Io mai, ma l'ho fatto ed è buonissimo!

Ho già parlato in questo blog del libro "Patisserie" di Felder nel post delle mandorle al cioccolato. Ho avuto modo di provare diverse ricette tratte da questo testo e devo dire che mi sono piaciute tutte. Quindi prossimamente ci saranno diverse preparazioni dello stesso autore.
Visto però che si avvicina il Natale mi ha molto colpito questa ricetta, il nome originale è "Carré Florentin" e mi fa piacere riproporvela perché mi sembra proprio indicata al periodo....





Ingredienti:

60 g di miele
60 g di burro
60 g di zucchero semolato
scorza grattugiata di un'arancia
scorza grattugiata di un limone
60 g di mandorle a filetti
40 g di arachidi salate tostate tagliate grossolanamente
20 g di scorza di limone candita
20 g di scorza di arancia candita
cioccolato fondente per decorare

Mettere in una casseruola dal fondo spesso il miele, il burro, lo zucchero e la scorza degli agrumi grattugiata.
Fate fondere a fuoco dolce e poi portate ad ebollizione.
Togliere dal fuoco e aggiungere le mandorle i canditi e le arachidi salate. Mescolare bene e versate su una teglia con carta forno cercando di appiattire il più possibile, se si formano dei piccoli buchi non è un problema perché nel forno si allargherà.






Infornare a 180 gradi per circa 15 minuti controllate però spesso fino a che non è uniformemente colorata.




Aspettare che  intiepiedisca e tagliare con un grosso coltello in quadrati di circa 5 cm per lato.
Se fosse troppo duro rimettere qualche secondo in forno.
Lasciare raffreddare e procedere alla decorazione con cioccolato fuso in un cornetto di carta forno oppure con lasciato cadere a fili da una forchetta.
Si conservano bene chiusi in un contenitore ermetico.
Velocissimi da fare e buonissimi!







giovedì 5 dicembre 2013

Focaccia senza impasto

Cosa  si fa quando si ha bisogno di preparare qualcosa da mangiare perché c'è una "tribù" da sfamare ma non si ha il tempo necessario per  gli impasti complicati? Si impasta una focaccia senza impasto, vi assicuro che è una vera squisitezza ed è di una semplicità estrema nella preparazione.....
L'idea nasce dalla focaccia Locatelli letta nel blog di Arabafelice... modificata a mio modo e gusto   nelle dosi e nella preparazione  e con l'aggiunta della farina di semola rimacinata.





Ingredienti

200 g di farina 0
150 g farina di semola rimacinata
270 ml di acqua (dipende comunque dall'assorbimento della farina)
metà cucchiaino di malto in polvere oppure un cucchiaino di miele
7 g di sale
7 g di lievito
per la guarnizione
pomodorini
olio extra vergine di oliva
sale q.b ( per me sale in fiocchi maldon)
origano


Versate in una ciotola 250 ml di acqua, il lievito ed il malto (oppure il miele) mescolate con un cucchiaio  e versate la farina ed il sale. Amalgamate bene e se l'impasto risultasse troppo consistente aggiungete gli ulteriori 20 ml di acqua.
Mescolate giusto il tempo necessario ad idratare tutta la farina, coprite e lasciate lievitare per circa un'ora. La consistenza dell'impasto deve essere quella nella foto.


Trascorso il tempo indicato ungete bene di olio una teglia e le mani, capovolgete l'impasto sulla teglia e allargatelo dolcemente cercando di creare un rettangolo. Fate un giro completo di pieghe a tre come indicato in foto.






Lasciate riposare con la chiusura sotto per circa mezzora coperto a campana con la ciotola usata prima.
Trascorso il tempo necessario ungetevi bene le mani e sollevate delicatamente l'impasto per ungere uniformemente la teglia ...risistematelo sulla teglia ben oleata e allargatela dolcemente ed uniformemente su tutta la teglia con i polpastrelli. 
Lasciate lievitare fino al raddoppio per circa un'ora.

Tagliate i pomodorini e spremeteli facendo cadere il succo sulla focaccia e sistemateli sul'impasto con la parte tagliata rivolta verso il basso. Fate delle fossette con la punta delle dita.
Preparate un'emulsione sbattendo con una forchetta due cucchiai di olio e uno di acqua... distribuitela sulla focaccia e spolverate con sale e origano.

Infornate a 200 gradi per circa 40 minuti (dovrà essere di un bel colore dorato)
Teglia 28 cm di diametro.
Gustatela tiepida.....





martedì 3 dicembre 2013

Veneziana all'arancia

Era da tanto tempo che desideravo realizzarla finché un pò di giorni fa mi sono decisa...risultato?
Ottimo, morbidissimo e con un sapore molto delicato a metà tra panettone e pandoro direi.
La ricetta è presa pari pari dal blog di Paoletta Anice e Cannella e qui di seguito la mia esecuzione....







Come per tutti i "grandi lievitati" bisogna usare un lievito madre molto attivo, perciò inizio a rinfrescare il mio lievito due volte al giorno per 5 giorni. La sera del giorno precedente al primo impasto procedo col primo dei tre rinfreschi finali con metà farina 330 e metà 400, pari quantità di lievito madre e metà di acqua. Il mattino successivo faccio un bagnetto al lievito in acqua a temperatura ambiente e un pizzico di zucchero per circa 15 minuti, lo strizzo e procedo al rinfresco con 40% di acqua e 100 % di farina w 400. Dopo circa 4 ore il lievito dovrebbe essere triplicato e procedo al terzo e ultimo rinfresco con uguale quantità di farina w 400 e 50% di acqua. (In genere per i rinfreschi uso solo 100 g di lievito escludendo il resto che può essere utilizzato per altre preparazioni oppure sacrificato :D ).
Quando il lievito sarà triplicato, circa 4 ore, posso procedere al primo impasto.


Ingredienti

primo impasto

205 g   farina W400 (oppure una buona manitoba del supermercato)
60 g zucchero
3 tuorli (uova medie) freddi
65 g burro
90 g acqua
88 g lievito madre

secondo impasto

145 g  farina W 400
80 g zucchero
65 g burro
2,2 g sale
3 tuorli (uova medie) freddi
1 uovo
25 g acqua
arancia candita a dadini 150 g
arancia in pasta 30 g ( io ho ridotto in poltiglia 30 g di arancia candita tritandola con un coltello)
miele 15 g
estratto vaniglia un cucchiaino
per decorare: mandorle, zucchero a granella, zucchero a velo

Per la glassa (ho usato sempre quella di Anice e Cannella ma dal post del suo panettone veloce glassato)

farina di mandorle 95 g
zucchero 165 g
albumi 90 g
fecola di patate 20 g


La sera del primo giorno iniziare il primo impasto mettendo nella ciotola della planetaria con la foglia l'acqua, il lievito a pezzettini e un cucchiaio dello zucchero. Mescolare a bassa velocità fino a ammorbidire bene il lievito e quasi scioglierlo. Aggiungere la farina tranne tre cucchiai che vanno tenuti  da parte. Impastare a velocità medio alta (2 per il mio Kenwood) fino a che l'impasto non si aggrappa alla foglia. Aggiungere un tuorlo e subito dopo un terzo dello zucchero rimasto e un cucchiaio della farina tenuta da parte. Impastare ancora fino all'incordatura. Aggiungere anche il secondo tuorlo allo stesso modo, e il terzo tuorlo con l'ultimo zucchero e l'ultima farina. Avere cura di capovolgere l'impasto nella ciotola della planetaria per permettere un impastamento omogeneo. Aggiungere ora, sempre con la macchina in movimento, il burro morbido (ma non a pomata) in due o tre volte, ribaltando l'impasto due o tre volte e impastare sempre con la foglia (a velocità 1, e mezzo /2) fino ad ottenere un impasto liscio e semi lucido che fa il velo. Inserire a questo punto il gancio ed impastare ancora un pochino capovolgendo due volte l'impasto. Avvolgere a palla e mettere in un contenitore (meglio se stretto,  alto e graduato) coperto con pellicola. La temperatura finale di impasto dovrebbe essere intorno ai 26 gradi.
Io lo metto in forno con  la lucetta accesa per qualche ora (temperatura max 30 gradi), poi lo avvolgo in una coperta a forno spento e chiuso tutta la notte. Il mattino dopo controllo se è triplicato altrimenti riaccendo la lucetta e lascio continuare la lievitazione.
Se la fase finale della lievitazione avviene a 30 gradi preferisco tirarlo fuori dal forno mezz'ora prima di impastare e mettere l'impasto in frigorifero per iniziare il secondo impasto ad una temperatura più bassa.
Il primo impasto deve triplicare, deve aumentare cioè di due volte il suo volume iniziale.

La sera del primo impasto preparare anche la glassa mescolando con un cucchiaio in una ciotola lo zucchero, gli albumi, la fecola  e la farina di mandorle....chiudere e riporre in frigorifero fino al giorno dopo.



Al mattino controllo che l'impasto sia triplicato e procedo col secondo impasto.
Nella planetaria col gancio faccio fare qualche giro per far aggrappare l'impasto al gancio, aggiungo l'acqua, un quarto dello zucchero e subito tanta farina quanto ne serve per ottenere un impasto che incordi.
Quando l'impasto è incordato unire l'uovo e ancora farina sufficiente ad incordare. Unire poi i tre tuorli, uno per volta seguito ognuno dallo  zucchero e dalla farina rimanenti suddivisi per i tre tuorli. Con l'ultimo tuorlo unire anche il sale. Incordare l'impasto lavorando a velocità 1,5 o 2.... aggiungere il burro morbido ma non in pomata in due  o tre volte, capovolgendo ogni volta l'impasto. Quando il burro è stato tutto assorbito aggiungere il miele e  l'estratto di vaniglia. Alla fine dovremmo avere un impasto bello liscio ed incordato che fa il velo.



Per ultimo aggiungere l'arancia candita in pasta e poi  quella in cubetti lavorando molto dolcemente con il gancio, per non stressare l'impasto e rompere la maglia glutinica, capovolgere e lavorare di nuovo giusto il tempo necessario ad inserire i canditi in modo omogeneo. Arrotondare l'impasto nella ciotola e lasciarlo riposare per mezz'ora coperto da pellicola.
Dividerlo in due pezzature di ugual peso (due pirottini da 500 g)  e arrotondarle con le mani imburrate sul piano imburrato. Procedere quindi alla pirlatura (io ho fatto la pirlatura di  Morandin di questo  video): Lasciar riposare mezz'ora coperti da pellicola e rifare la pirlatura. Mettere nel pirottino e lasciare lievitare in forno con lucetta accesa (28/30 gradi) coperti da pellicola fino a che i bordi non raggiungono circa  un cm dalla fine del pirottino (non c'è un tempo preciso).
Scoprire allora i pirottini per far asciugare la pelle della veneziana (circa 15 minuti) e montare con una frusta la glassa preparata la sera.
Con una sacca da pasticceria ricoprire le veneziane con delle strisce sottili di glassa avendo cura di lasciare circa un cm libero dal bordo. cospargere con mandorle intere, zucchero a granella e spolverare di zucchero a velo.


 Infornare a 180 gradi ( io 170 ) per circa 35 minuti...temperatura interna 96 gradi ( io ho sfornato a 93 gradi, per mantenerle più morbide e più aromatiche, bisogna però essere veloci a capovolgere). Infilzare con degli spiedini di acciaio e tenere capovolti fino al raffreddamento (meglio se dodici ore).
























lunedì 25 novembre 2013

Plumcake Clementine e Cacao

Voglia di un plumcake ma di qualcosa di diverso, qualcosa che non ci faccia venire molti sensi di colpa....allora mettiamoci dentro il succo di clementine e rendiamolo più salutare! :D







Ingredienti:

250 g di farina 00
50 g di  fecola di patate
200 g di zucchero
130 g di burro a temperatura ambiente
4 uova
100 g di succo di clementine
60 g di latte
1 bustina di lievito per dolci
la scorza grattugiata di una clementina
2 cucchiai di cacao amaro


Un'ora prima di impastare tirate fuori dal frigo le uova e il burro.

Montare il burro morbido con lo zucchero fino a renderlo bello spumoso, unire un uovo per volta.
Setacciare la farina con la bustina di lievito e aggiungerne un terzo all'impasto, mescolare e aggiungere il succo. Aggiungere l'altro terzo di farina sempre mescolando e il latte. Completare con l'ultimo terzo di farina. Mescolare giusto il necessario ad  amalgamare il tutto.
Versare 2/3 di composto in uno stampo da plumcake di 30 cm imburrato e infarinato.
Aggiungere 2 cucchiai di cacao amaro setacciato al composto rimasto ed versarlo nello stampo.







Infornare a 180 gradi per circa 45/50 minuti. Per la cottura fare la prova stecchino.








lunedì 18 novembre 2013

Insalata di Polpo e Farro



Lo so, stanno arrivando l'inverno e il freddo e questa insalata invece fa tanto pensare all'estate.
Mi piace l'estate! non sopporto il freddo. 
Ok...mi piace la neve, anzi mi affascina, resterei per ore ed ore a guardare la neve cadere. Ma a parte questo l'estate è la mia stagione ideale!
Un piccolo tuffo nei mesi passati quindi per me e per voi con questa insalata dal sapore di mare!




Ingredienti

500 g di polpo decongelato
100 g di farro perlato
1 carota
1 costa di sedano tenera
1 spicchio di aglio
olio evo q b
sale e pepe q b
un limone


In una pentola col fondo alto mettere a scaldare uno spicchio d'aglio con un pò d'olio fino a leggera coloritura.
Aggiungere il polpo , dopo averlo passato sotto l'acqua corrente, e chiudere subito il coperchio.
Dopo un minuto rivoltarlo con un cucchiaio di legno e richiudere, mettere la fiamma al minimo e cuocere per circa 30 minuti rivoltando di tanto in tanto.
Il polpo è cotto quando pungendolo con una forchetta questa entra facilmente ma la carne rimane comunque soda. Attenzione a non cuocerlo troppo, la pelle diventerebbe molliccia e gelatinosa.

Mentre cuoce il polpo sciacquate il farro sotto l'acqua corrente e mettetelo in una pentola con acqua fredda e sale qb. Lasciatelo cuocere, (circa 30 minuti) deve risultare morbido ma ancora sodo.
Una volta cotto scolatelo e passatelo sotto l'acqua corrente per bloccare la cottura.

Quando il polpo e il farro sono freddi sbucciate e tagliate a dadini la carota, pulite con un pelapatate la costa di sedano dai filamenti e tagliatela a dadini. Tritate anche qualche foglia di sedano, dà colore e sapore.
Tagliate  il polpo a rondelle.

In una ciotola mettete tutti gli ingredienti pronti e condite con il succo di mezzo limone, olio, sale e pepe.
Mescolate e mettete in frigo almeno un ora prima di gustare affinchè tutti i sapori si possano amalgamare.

Per l'emulsione da aggiungere nel piatto ho messo in un frullatore ad immersione, il succo di mezzo limone, sale, qualche foglia di sedano, e olio a filo qb.

Si può servire in monoporzione modellandolo con un coppapasta oppure in una ciotola unica a centro tavola.







giovedì 14 novembre 2013

Biscotti di Frolla Montata


Oggi i programmi erano due,  preparare una merenda per le bimbe e scrivere il nuovo post per il blog.
Stavo cercando di capire come poter combinare le due cose e mi sono tornati in mente questi biscottini.
Ancora un biscotto? Adoro i biscotti e poi sta per arrivare Natale.... ci servono idee regalo!
Inutile dirvi che le bimbe hanno apprezzato!
Sono semplicissimi da fare e davvero ottimi....





Ingredienti

300 g farina 00
50 g fecola di patate
130 g di zucchero a velo
230 g di burro morbido
2 uova medie ( a temperatura ambiente)
un cucchiaino di estratto di vaniglia (oppure i semini di un baccello)
8 g di lievito per dolci

cioccolato fondente,  granella di nocciole, gocce di cioccolato per decorare

Circa un'ora prima tirare fuori dal frigo il burro e le uova.
Nella planetaria con la frusta (oppure con uno sbattitore) montare bene il burro con lo zucchero a velo fino ad ottenere una crema.
Unire le uova una per volta sempre con la frusta in movimento e la vaniglia.
Nella planetaria sostituire la frusta con la foglia (a mano usare un cucchiaio di legno se l'impasto diventa tanto corposo) e aggiungere la farina insieme alla fecola ed al lievito, passati al setaccio.
Impastare quanto è necessario per ottenere un composto omogeneo.




Riempire una sacca da pasticceria ( se ne usate una usa e getta assicuratevi che sia resistente perché l'impasto è abbastanza sodo) con beccuccio a stella e fate le forme che più vi piacciono...
Per i fiorellini ho messo al centro due gocce di cioccolato sovrapposte.




Cuocere in forno a 180 gradi di per circa 15 minuti fino a leggera doratura...

Una volta freddi decorare con cioccolato fuso a piacere e granella di nocciole o farina di noce di cocco.  Si potrebbero anche accoppiare a due a due con nutella o marmellata.







N.B. Per garantire il mantenimento della forma si può mettere la teglia 15 minuti in frigo prima di infornare.

martedì 5 novembre 2013

Dolcetti alle mandorle




Quanto mi piacciono i dolcetti alle mandorle! Nel Salento le pasticcerie sono piene di questa "pasticceria secca" ma non avevo mai provato a farle a casa.
Tempo fa scopro che Cristina  aveva postato  qui dei dolcetti siciliani molto simili ai nostri, "le colombine" e mi sono subito riproposta di farli appena avrei avuto albumi in esubero.
Ringrazio tanto Cristina per la sua ricetta che ho seguito alla lettera tranne per la sostituzione della vaniglia con la scorza di limone e per la  forma, i nostri sono come delle montagnette con delle fossette....ma mi riprometto di fare le colombine per la prossima Pasqua.



Ingredienti

500 g di farina di mandorle
400 g di zucchero semolato
50 g di miele
100 g di albumi (altro albume per la copertura)
50 g di farina 00
una bustina di vaniglia (per me scorza grattugiata di un limone)
un pizzico di ammoniaca (proprio un pizzico)
zucchero a velo per la decorazione dei dolcetti
poche gocce di essenza di mandorla amara.



Nella planetaria con la foglia (oppure a mano) impastare tutti gli ingredienti ed ottenere un panetto abbastanza sodo...
 Farne dei filoncini e tagliarli a tocchetti di uguale misura e ottenere tante piccole palline.
inumidirle leggermente con dell'albume e rotolarli nello zucchero a velo.
Premere col la punta delle dita per formare delle fossette.


Infornare a 180 gradi per circa 10 minuti fino a leggera colorazione (attenzione  a non colorarli troppo)

Aspettare che si freddino prima di spostarli...





Si conservano tantissimo in una scatola di latta ....







domenica 27 ottobre 2013

brioche allo yogurt.... travestite da zucca

Cercavo un'idea per Halloween che fosse qualcosa di "diverso" ,girovagando nel web ho visto questo post e mi sono  ricordata delle brioche allo yogurt di Adriano ,che mi riproponevo di fare da parecchio tempo, e dei loro coreografici tagli.
Ho pensato allora di impastarle subito e di provarle in due versioni, quelle originali e queste zucchette vuote o farcite di marmellata di albicocche.

La ricetta  presa dal blog "Profumo di lievito"

Ingredienti:
500 g di farina W 300, in alternativa metà manitoba commerciale e metà farina 0 per pizza
100 g di latte
150 g di yogurt magro
2 uova + un tuorlo
100 g di zucchero
60 g di burro fuso (per me a pomata morbidissima)
1 cucchiaio di miele
12 g di lievito fresco
7 g di sale
2 cucchiai di rum ( per me uno di rum  e uno di estratto di vaniglia)
scorza grattugiata di un limone

Fare un poolish sciogliendo il lievito nel latte con un cucchiaino di miele, 90 g di farina e la scorza di mezzo limone e aspettare finchè non è bello gonfio . Nel frattempo unire allo yogurt la scorza grattugiata dell'altro mezzo limone.

Nella planetaria con la foglia mettere il poolish e mescolare, unire le due uova e il tuorlo e  metà dello zucchero e tanta farina quanta ne serve per ottenere un impasto che sia abbastanza denso da incordare con la foglia. Una volta incordato unire a un terzo dello yogurt, un terzo dello zucchero rimasto ed un terzo della farina, incordare ancora. Proseguire così fino ad esaurimento degli ingredienti, insieme all'ultimo terzo di zucchero unire anche il sale e il cucchiaino di miele rimasto.
Quando l'impasto è incordato unire il burro in tre volte capovolgendo ogni volta l'impasto.
Per ultimo unire il cucchiaio di rum.
Continuare ad impastare fino a che tutto l'impasto non si aggrappa alla foglia e lascia pulita la ciotola.
A questo punto montare il gancio e impastare ancora un pochino, capovolgendo l'impasto un paio di volte finché non risulta liscio ed elastico e  non fa il velo (allargando, con le mani bagnate, un pezzo piccolo di impasto si assottiglia  moltissimo fino a formare un velo).


Lasciare raddoppiare l'impasto nella ciotola coperta.
Capovolgere su un piano abbastanza infarinato e fare le pieghe di tipo due.
Prendere un lembo di impasto e portarlo al centro, prendere l'angolo che si è formato e portarlo al centro fino a che non si è compiuto un giro completo. Capovolgere e coprire a campana, lasciar riposare 15 minuti.




Spezzare dei pezzi di impasto di 40 gr e procedere alla formatura.
Ho fatto le palline come illustrato in questo video.
(Per quelle farcite: dopo quindici  minuti le ho capovolte, schiacciate con le mani e farcite con mezzo cucchiaino di marmellata. Ho chiuso la pallina e sigillato strizzando con le mani.  Le ho messe sulla teglia con la chiusura sotto.)

Metterle  in teglia  ben distanziate e  pennellarle con l'albume rimasto e lasciar lievitare fino al raddoppio.
Spennellarle ancora con l'albume e fare i tagli con le forbici.
(Per fare le zucchette ho fatto  piccoli  tagli  uno dopo l'altro. Per quelle ripiene ho fatto i tagli meno profondi per paura che uscisse la marmellata. Ho infilato al cento mezzo gheriglio di noce.)


Infornare a 170 gradi fino a coloritura.
All'uscita dal forno, ancora calde pennellare con gelatina di albicocche (per me marmellata di albicocche diluita con un pochino di acqua e scaldata al microonde)

Queste le zucchette farcite con i tagli meno profondi:




E di seguito le brioche classiche....





Sono delle brioche profumatissime e morbidissime.
Si possono conservare chiuse in un sacchetto di  plastica alcuni giorni o surgelare

L'idea delle zucchette è molto carina anche come panini al latte o all'olio.

Ho tagliato le zucchette  vuote e le ho  farcite con la nutella.... carine anche così.

mercoledì 23 ottobre 2013

Quiche di Mele

Questa torta mi fa tornare indietro nel tempo, ai tempi dell'università e della mia vita negli studentati.
Un periodo abitò con me una deliziosa ragazza francese, Antoinette... in Italia per un Erasmus.
Abbiamo trascorso un bel periodo insieme e come dimenticare la sua paella e la sua quiche di mele?
Ci siamo poi perse di vista e ogni volta che la preparo mi ricordo della sua solarità e dei bei tempi trascorsi insieme....

Sarò una delle poche persone a cui le torte di mele non piacciono, questa fa però un'eccezione.
La crema cotta all'interno fa pensare ad una crème caramel e l'aroma di cannella si sposa alla perfezione.






pasta brisè

250 g di farina
100 g di burro
30 g di zucchero
1 uovo
Acqua molto fredda q.b. (per me un cucchiaio)



Farcitura

2 mele renette o golden
un cucchiaino di cannella
2 uova
200 g di panna liquida fresca
150 g di zucchero

Impastare la pasta brisè come una pasta frolla, sbriciolando il burro (freddo tagliato a tocchetti velocemente con la punta delle dita o con la foglia nella planetaria o nel bimby) con la farina. Aggiungere il resto degli ingredienti e impastare molto rapidamente fino ad amalgamare il tutto.
Avvolgere con pellicola e far riposare in frigo per almeno mezz'ora.



Rivestite con questa pasta una teglia da crostata imburrata di 26 cm di diametro (sistemate due strisce di carta forno sul fondo per favorire l'estrazione della crostata una volta cotta e fredda) e foratela con una forchetta;( lasciate il bordo bello alto perché tenderà a scendere in cottura). Fatela riposare in frigorifero mentre preparate le mele.






Ricoprite tutto il fondo con le mele tagliate a fettine e spolveratele con un cucchiaio dello zucchero previsto miscelato mezzo cucchiaino di cannella.

Mettere in forno a 180 gradi per circa 20 minuti.
Tirare fuori dal forno e versarci dentro la cremina ottenuta battendo  le uova con la panna, il resto dello zucchero e della cannella;
Rimettere in forno per circa 40 minuti fino ad una bella coloritura.







Servire fredda o tiepida. Ottima accompagnata con della panna semimontata o del gelato alla vaniglia.
La quantità di cannella dipende dai propri gusti, a me piace molto ;)

mercoledì 16 ottobre 2013

Mandorle al Cioccolato da "Patisserie" di Felder

Oggi giornata uggiosa, la testa piena di tante cose da dire o da fare ed ecco ad un certo punto comparire il bisogno di un'idea che mi faccia rinchiudere in cucina a preparare qualcosa di buono e che faccia spuntare il sorriso sul viso di chi stasera tornerà a casa....

Avete presente quel languorino che vi prende alla fine di un pasto? Sì.... proprio  quel desiderio  di qualcosa di buono che soddisfi la voglia di dolce senza appesantire.
Queste mandorle al cioccolato fanno al caso vostro! Sfiziosissime e golose....ho dovuto fare in fretta a scattare le foto perché  stavano sparendo sotto l'obiettivo!








Ingredienti:

200 g di mandorle spellate
2 cucchiai di sciroppo di zucchero*
200 g di cioccolato al latte (per me fondente al 60 %)
2 pizzichi di sale fino

Per lo spolvero:
100 g di zucchero a velo
20 g di cacao amaro


* sciogliere 60 g di zucchero in 50 ml di acqua bollente e usarne due cucchiai


In una ciotola mescolare le mandorle con i due cucchiai di sciroppo di zucchero, mettere in forno a tostare a 180 gradi fino a doratura (per me 13 minuti).
Quando le mandorle saranno fredde metterle in una ciotola su un bagno di acqua e ghiaccio e versarci un terzo del cioccolato fuso. Mescolare con un cucchiaio di legno spostando la ciotola dal bagno di ghiaccio al tavolo (per mescolare meglio ed evitare che l'acqua entri nella ciotola) fino a che la cioccolata sarà asciutta. Proseguite con il restante cioccolato e mescolate fino a che le mandorle saranno asciutte e separate tra di loro. Aggiungete i due pizzichi di sale e mescolate. In un saltapasta setacciate lo zucchero a velo mischiato al cacao e versarci le mandorle, ricoprirle tutte per bene agitandole con un cucchiaio  o saltandole come si fa per la pasta. Quando saranno ben ricoperte togliere lo zucchero a velo in eccesso setacciandole con l'aiuto di uno scolapasta.



Sistemarle in un vasetto e ...buona degustazione!










domenica 13 ottobre 2013

pane con semola rimacinata a lievitazione naturale

Finalmente fa il suo ingresso in questo blog un amico importante della mia cucina....il mio Lievito Madre, ha ormai 3 anni ed è  un aiutante fidato in tante preparazioni!
Soprattutto Panettoni, Colombe e Pandori :D.
In estate lo trascuro un pò perché è più difficile seguire le lievitazioni con le alte temperature ma ora è tornato bello arzillo e abbiamo ricominciato la collaborazione  con questo pane!





Ingredienti:

Farina di semola rimacinata 600 grammi
acqua 450 grammi
lievito madre 120 grammi rinfrescato almeno due volte e maturo (triplicato di volume)
12 grammi di sale


La sera prima
Aggiungere 420 g di acqua alla farina e mischiare per amalgamare senza impastare, lasciare riposare per 30 minuti (autolisi).
Nella planetaria con la foglia aggiungere il lievito madre a pezzettini e il sale sciolto nella rimanente acqua.
Impastare a velocità media finché l'impasto non sarà tutto aggrappato alla foglia. Montare il gancio ed impastare a velocità media capovolgendo spesso l'impasto fino a che non risulta liscio ed elastico.
Lasciare riposare per circa 1 ora.
Fare un giro completo di pieghe a tre stendendo l'impasto a rettangolo e portando un terzo dell'impasto al centro e sovrapponendo l'altro terzo di impasto. Si gira di 90 gradi e di nuovo, con la chiusura in alto, sovrapporre al centro un terzo di impasto e sopra l'altro terzo. E' spiegato bene qui nel blog "Profumo di Lievito"...sono le prime


Capovolgere con la chiusura sotto e mettere in una ciotola chiusa in frigo  fino al mattino successivo.

Il mattino dopo
Tirare fuori dal frigo e  aspettare che ritorni a temperatura ambiente (per me due ore).
Dare un altro giro completo di pieghe a tre e lasciare raddoppiare coperto a campana (per me due ore).
capovolgere e formare come da foto , cercare di dare la forma di un rettangolo maneggiando dolcemente, piegare il lato superiore e successivamente le due punte superiori..schiacciare con le dita. Con le mani aperte avvolgere stretto mettendo in tensione spingendo con i pollici ,
Modellare la forma con i palmi....

Coprire con canovaccio e lasciare raddoppiare (per me circa due ore)
Subito prima di infornare fare dei tagli  con una lametta


e, aiutandosi con una pala o un tagliere ben infarinato, far scivolare su teglia rovente a in forno a 230 gradi  circa 10 minuti, poi abbassare a 200 gradi per altri 10 minuti e continuare la cottura a 190 gradi. 10 minuti prima di sfornare mettere direttamente sulla griglia del forno per farlo asciugare bene.
Il pane è cotto quando bussando sul fondo suona a vuoto.





Versione col lievito di birra:

preparare una biga con 100 g di farina di semola, 50 g di acqua e 1 g di lievito di birra e lasciare a  circa 18 gradi per circa 16 ore (biga corta)
Miscelare i 600 g di farina di semola con 420 g di acqua e lasciar riposare per 30 minuti (autolisi), quindi aggiungere la biga matura, il sale sciolto nei 30 ml di acqua e 6 g di lievito di birra. Impastare procedendo come per la versione col lievito madre.
N.B.  In questo caso  ho fatto lievitare senza il riposo in frigo ma lasciando raddoppiare a temperatura ambiente,

il risultato del pane col lievito di birra